Spazio per mettere in circolo idee, discussioni, opinioni, prodotti letterari, riflessioni a voce alta riguardo alla cultura e alla storia contemporanea. Con un fortissimo richiamo alla realtà della città di Palermo.
domenica 29 maggio 2016
La musica di qualità dei Calandra & Calandra
Stupor Mundi n°144 del 27 maggio 2016.
Due canzoni del duo Calandra & Calandra in questa puntata di Stupor Mundi, l'ultima prima della pausa estiva.
Nel corto musicale della prima canzone, "Canzuni d'Amuri", è possbile riconoscere il noto giornalista sportivo della RAI, Riccardo Gueli. Nel secondo corto musicale viene presentata la canzone "Scotula Scotula". I fratelli alcamesi Giuseppe e Maurizio Calandra fanno musica di alta qualità in perfetta lingua siciliana oramai da alcuni anni e la propongono con dei video musicali di qualità cinematografica. I loro brani e i video relativi hanno vinto numerosi premi.
mercoledì 18 maggio 2016
L'amore mio
by Silvia Dello Russo
Te lo chiedo oggi
Ti chiamo
Ti grido
Ti voglio
..
Dal tuo eterno immenso
Rispondimi
Non lo farai?
Non lo hai mai fatto
O forse sempre
dalla tua stella,
A cui hai fatto ritorno.
Mi ascolti?
No
non voglio esistere
Senza me
Senza te
Che mi guardi disattento amante
Linguaggio mio
Eternamente amante
Te lo chiedo oggi
Ti chiamo
Ti grido
Ti voglio
..
Dal tuo eterno immenso
Rispondimi
Non lo farai?
Non lo hai mai fatto
O forse sempre
dalla tua stella,
A cui hai fatto ritorno.
Mi ascolti?
No
non voglio esistere
Senza me
Senza te
Che mi guardi disattento amante
Linguaggio mio
Eternamente amante
giovedì 5 maggio 2016
Alla cieca
di Gianluca Palacino
Che sia un sogno
o una realtà perversa,
questo non so dirlo.
La notte incalza sempre più,
scivola indisturbata
stravolgendo pensieri luminosi.
La luna dal canto suo,
impietosa e distante,
dimentica degli occhi
che dalla sera prima l'attendono,
si cela dietro umide mura.
Forse solo così,
le umane genti chiuderan gli occhi.
Senza luce là fuori
si negheran la vista,
alla ricerca di bagliori interiori.
Che sia un sogno
o una realtà perversa,
questo non so dirlo.
La notte incalza sempre più,
scivola indisturbata
stravolgendo pensieri luminosi.
La luna dal canto suo,
impietosa e distante,
dimentica degli occhi
che dalla sera prima l'attendono,
si cela dietro umide mura.
Forse solo così,
le umane genti chiuderan gli occhi.
Senza luce là fuori
si negheran la vista,
alla ricerca di bagliori interiori.
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