domenica 21 febbraio 2016

La Scola Poètica Siciliana traslatata in diversi lingui



Oggi, 21 febbraio, è la Giornata Internazionale della Lingua Madre, indetta dall'UNESCO per promuovere la diversità linguistica e culturale ed il multilinguismo. Palingenesi la celebra pubblicando questo articolo in lingua siciliana.


di Fonso Genchi

Comu tutti sannu, la prima lingua vulgari - in chiddu ca oji è lu territoriu di lu Statu italianu - chi addivintò lingua letteraria fu la lingua siciliana. A pàrtiri di lu 1230 circa, a la curti di lu Re di Sicilia Federicu II, infatti, s'accuminciaru a scrìviri composizioni poètichi in lingua siciliana. Grazi a lu còdici (manuscrittu) Vaticanu-Latinu 3793 e a àutri dui còdici di fini Ducentu, arrivaru 'n sinu a nuàutri na pocu di composizioni di sta Scola.

sabato 20 febbraio 2016

È questo l’Islam che fa paura (T. Ben Jelloun)



 
 
Recensione di Francesca Saieva
In È questo l'Islam che fa paura (Bompiani, 2015) T.Ben Jelloun, noto scrittore-giornalista maghrebino, affronta con lucida obiettività una questione alquanto spinosa e controversa, l'islam e la sua identità, offrendo un'accurata riflessione sui 'limiti' dell'islamismo che, come egli scrive, si pone come "una deriva dell'islam nel senso di una deviazione, un allontanamento".

martedì 16 febbraio 2016

Ending Amlet

by Silvia Dello Russo

Mi chiedo come fai
A perderti le albe
A non scioglierti nei tramonti
A non amare il vento forte
Il mare in tempesta
Che fa paura
E poi torna calmo e ti rassereni

Mi chiedo come puoi
Lasciarti scivolare tra le dita
Queste gemme
Rimanere nel buio
A fronte della luce preziosa

Mi chiedo come stai
Nel mondo che abiti
Senza vita
Senza verità
Senza stelle
Senza sogni

Poi in quest'alba nuova
Tra il canto di uccellini
Che nonostante la pioggia
Preannunciano un altro splendido sole

Comprendo che chiedere
È laddove cerchi e puoi trovare risposta
Ma nel tuo mondo senza lingua
Risposta e verbo
Non c'è.

sabato 13 febbraio 2016

Le antichissime lingue di Sicilia


( dal sito Siciliani Liberi )

di Massimo Costa

Le prime testimonianze storiografiche attendibili che parlano della Sicilia prima dei Greci le dobbiamo proprio ai Greci stessi, ed in particolare a Tucidide, storico scrupolosissimo, il quale ci dice che, a parte i Fenici o Cartaginesi che contendevano le coste ai Greci, le popolazioni autoctone dell’Isola erano tre: la più numerosa era quella dei Siculi che abitavano la Sicilia dal Salso verso est,
che sarebbero venuti nell’Isola circa trecento anni prima dei Greci (e quindi alla fine dell’XI secolo, intorno al 1000 a.C). Ad ovest del Salso erano i Sicani. Nell’estremo nord-ovest, essenzialmente nelle città-stato di Segesta ed Erice, trovavamo infine gli Elimi. Sulla venuta dei due Popoli più antichi le memorie storiche degeneravano nella leggenda: più tardi sarebbero arrivati gli Elimi, venuti dall’Asia Minore, e in particolare da Troia, dopo la sua distruzione (e quindi intorno al XII secolo a.C), mentre i Sicani sarebbero ancora più remoti, e addirittura con più di una leggenda sul loro insediamento: una remotissima dalla Spagna, un’altra, un po’ meno antica, dai Liguri d’Italia.
Ancor prima di questi popoli, tutto sommato attestati storicamente, si affonda nella mitologia pura, che favoleggiava di popoli poi estinti misteriosamente: i feroci Lestrigoni, e, ancor prima, i mostruosi Ciclopi.

giovedì 11 febbraio 2016

Mi disegni una pecora?

by Silvia Dello Russo

Non avevo mai chiesto tanto
Ma quel giorno salutandolo gli chiesi
..mi dia un libro da leggere

Da una semplice domanda
Cominciò un viaggio
Apparentemente interrotto dalla sua
Improvvisa morte

All'apparenza però
Perché il viaggio continuava
E lo continuiamo ancor insieme

Quanti libri ancora leggo
E lo ritrovo tra le parole
Poi mi risuona nella mente
Mentre si confronta con l'anima..

Quanti libri ancora leggeremo insieme
Quanti viaggi
Nel tuo
Nel mio
Ed in mille altri mondi
..
Ancora non sapevo
Che in quella semplice domanda
Io semplicemente ti chiedevo
La tua amicizia
Per l'eternità