di Silvia Dello Russo
Spazio per mettere in circolo idee, discussioni, opinioni, prodotti letterari, riflessioni a voce alta riguardo alla cultura e alla storia contemporanea. Con un fortissimo richiamo alla realtà della città di Palermo.
di Silvia Dello Russo
di Silvia Dello Russo
Alla sua porta
il
cuore gonfio
Di
rabbia e di paura
il
fiato inciampava tra i denti e le nari mentre
Scendeva gli ultimi gradini
Come
camminando su un‘altissima fune
Sospesa
sul nulla
Mise
la mano al battiporta e un colpo si stagliò nel silenzio ..
Le
ultime gocce di sudore ribalzarono a terra
Come
leggere biglie
Cadute
dal sacco dei giochi della spiaggia.
Mentre
una donna antica apri la pesante porta…
Che
cosa cerchi ancora? Sono più di mille anni che vieni a bussare alla mia
porta.
Fammi
entrare ancora un’ultima volta
Voglio
sedere nel tuo giardino e guardare con i tuoi occhi il tramonto
Quando
il rosa del cielo ricopre d oro i tuoi capelli d’argento.
La
donna lo fece entrare ed insieme raggiunsero il roseto che si apriva sulla
valle.
Sedettero
alla panchina di marmo bianco che come
una tela si tinse dei colori del cielo..
Mentre
loro temendosi per mano
Si
sciolsero nella luce del tramonto.
Solo
al sopraggiungere della luna
Riemersero
dalla luce
..
andarono alla porta
E
ancora si tenevano la mano.
Nemmeno
una parola
Solo
un ultimo bacio
L’ultimo
di quell’atto che avrebbero messo in scena per mille e mille anni ancora
..
anche
questa sera
Poco
prima del tramonto
Ho
sentito il rintocco del battiporta
Che
ha preceduto il tramonto che poi ha indorato i miei capelli
….
di Silvia dello Russo
Il blending linguistico e stato oggetto di ricerca, tensione e ambizione, di tutti i poeti, linguisti, semiologi , che volessero arrivare al Kern, il centro , il nucleo delle lingue tutte. Come un sacro Gral. Come L’alchimista che vuole fondere il metallo in in oro, come un prometeo della parola che voglia conferirle l'immortalità. Il ricercatore del segno grafico e sonoro del linguaggio non si placa ancora nella sua ricerca di fusione, che non corrisponda alla resa di più lingue di fronte ad una sola di convenzione, ma che al Contrario, rispettandole tutte, vuole fonderle non mancando gli accenti, non perdendo le sfumature, rispettando le pause e la musicalita, il segno grafico e ortografico.
Baby Reindeer è più di una serie: è una catena; una catena di emozioni contrastanti, dall'incredulità alla rabbia, dalla commozione alla paura. Catena, come quella che lega la vittima - un giovane uomo aspirante attore - alla sua stalker, e questa al suo "cucciolo di renna" , colpevole di averla "illusa" con un unico atto di gentilezza, una sera, al pub. Baby Reindeer tocca temi profondi, importanti, come l'emarginazione e il degrado, l'alienazione e il fallimento: Martha, la stalker, vive da disadattata ai margini della società e agisce per lo più attraverso la tastiera di un pc, che usa ogni giorno e ogni notte come prolungamento di se stessa.
C'erano le lingue
La confederazione delle Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana (AUCLIS), in merito a quanto esposto ieri nella conferenza stampa dall'assessore Girolamo Turano e dall'eurodeputato Ignazio Corrao, fa sapere che considera positiva la scelta di coinvolgere gli artisti nei progetti scolastici sulla lingua siciliana. "Tuttavia - prosegue AUCLIS - nessuna lingua giudicata ‘vulnerabile’, come lo è dall’UNESCO quella siciliana- è riuscita a invertire la tendenza con le sole misure ascoltate ieri. Soltanto un adeguato progetto di pianificazione linguistica può rilanciare seriamente la lingua siciliana”.
di Valentina Sechi
Lo spettro della guerra fredda aleggia in Europa dove oggetto del contendere è l’Ucraina o meglio la sua possibile adesione alla NATO. Il fatto ha scatenato le ire del presidente russo Putin che, secondo fonti dell’intelligence americana, potrebbero condurre all’invasione armata del Paese a causa della preoccupazione per l’espansione della NATO a Est e quindi per la propria sicurezza. A tale scenario risponderebbero Europa e Stati Uniti facendo scattare sanzioni di tipo economico, come quelle contro il gasdotto russo-tedesco Nord Stream 2 che farebbe crollare le importazioni dall’Ucraina senza tuttavia intervento militare.
di Giuseppe Militello
Il principio di non contraddizione, ormai, fa a pugni con una realtà socio-economica, che si nutre di una continuo conflitto tra capitale e lavoro, produzione e consumo, debito e credito, offerta e domanda, mercato e stato, sfruttamento ed equità, inquinamento e ambiente, diritti e doveri e via dicendo.
di Valentina Sechi
Non bastava l’emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica con rischi per la tenuta sociale del Paese, ad uno scenario già fosco si è aggiunta anche una crisi istituzionale di cui non si sentiva certamente il bisogno sebbene il suo fautore, il leader di Italia Viva Matteo Renzi faccia passare tale scelta per una precisa scelta volta ad aprire un tavolo di riflessione sui temi caldi che il governo si trova ad affrontare. Esigenza che aveva manifestato a partire da novembre con critiche sempre più accese nei confronti di quella stessa maggioranza a cui aveva accettato di partecipare e di cui aveva necessità per restare al potere, tale crisi, tuttavia, si trascina da anni come testimonia la mancanza di statisti e di una visione lungimirante che vada oltre lo spazio di una legislatura quando, appunto, non si verifichino crisi di governo che riducano ulteriormente il limite temporale per un’azione politica incisiva e duratura.